LA DIGUE

LA DIGUE

Distante 43 Km da Mahé, e 6 Km a est di Praslin, dalla quale è perfettamente visibile ad occhio nudo, la quarta isola dell’arcipelago per grandezza ha una superficie di appena 10 Km2. Per raggiungerla è sufficiente una traversata di 15 minuti in traghetto da Baie Sainte Anne, sulla vicina Praslin.

Caratterizzata dalla presenza di pochissime auto, il modo più comune per spostarsi sull’isola è la bicicletta o il tradizionale carro trainato da buoi, esempio tangibile della vita nell’arcipelago prima della modernizzazione. Dal punto di vista morfologico, l’isola è caratterizzata da un paesaggio collinare granitico che raggiunge la sua massima altezza a 333 mt sul livello del mare sul Nide D’Aigle, situato sul versante occidentale dell’isola ed esplorabile tramite un sentiero di trekking ufficiale.
Ad attirare i visitatori sull’isola sono soprattutto le incantevoli spiagge di granito rosa che sovrastano immense distese di sabbia bianca, sparse lungo tutto il perimetro della costa.

Punto di partenza per esplorare La Digue è sicuramente il villaggio di La Passe, dove sono concentrate le poche strutture turistiche presenti e dove attraccano i traghetti. Dal punto di vista dell’unicità del paesaggio, imperdibile è la punta meridionale dell’isola incastonata tra scogliere e coperta dalla fitta foresta tropicale. Partendo da occidente, la costa presenta delle maestose formazioni di granito: per raggiungerle si parte da La Passe e si passa attraverso l’Union Estate.

UNION ESTATE

La proprietà privata dell’Union Estate è un’antica piantagione di cocchi, un giardino botanico ed un museo tradizionale all’aria aperta che comprende:

  • il cimitero storico dei primi coloni, dove la vegetazione sembra essersi ripresa i propri diritti sull’uomo e la pietra, lasciando apparire lo stesso, qua e là, nomi dalle sonorità francesi;
  • la fabbrica di copra, dove si può scoprire l’industria locale tradizionale dell’olio di cocco grazie al forno a noce di cocco (calorifero) per fabbricare la copra. Questo edificio ripercorre le tappe di trasformazione della copra ed il mulino, la cui macina è instancabilmente trainata da un bue, estrae l’olio di cocco. Ciascun secchio d’olio necessita di circa 35 kg di cocco e 2 ore di lavoro del mulino;
  • la piantagione di vaniglia che qui cresce allo stato naturale ma anche piante di zafferano e di patchouli, segni dell’antico prestigio economico del posto;
  • il cantiere navale (Union Boat Building Yard) dove le navi da pesca sono intagliate nei takamaka e dove un’antica nave pirata lascia immaginare un misterioso viaggio nel tempo;
  • il Rocher de Granit (Granite Boulder), meraviglia della natura classificata Monumento Nazionale (schegge di roccia con sculture naturali), spettacolare esempio di ciò che gli elementi naturali possono plasmare, donandogli una forma magnifica, conseguenza della sua lunga esposizione alle forze dell’erosione; è un monolito impressionante per la sua grandezza, formatosi nell’era precolombiana, circa 750 milioni di anni fa, per il lento raffreddamento delle rocce fuse (magma) della crosta terrestre all’origine di questi cristalli particolarmente imponenti;
  • la tenuta di tartarughe di terra giganti di Aldabra;
  • la Maison de Planteur, una bella casa coloniale a madiere con un tetto di foglie di latanier e una terrazza orientata in pieno ovest, di fronte al tramonto con vista sull’isola vicina di Praslin; è servita da scenario per le riprese del film “Goodbye Emmanuelle” del 1976, con Sylvia Kristel.

IL MARE

Alla fine del sentiero, si scorge Anse Source D’Argent, una lingua di terra lunga 1000 mt caratterizzata da rocce, il cui colore scuro contrasta con il verde delle palme, il bianco della sabbia finissima ed il turchese del mare. Come Anse Lazio a Praslin, anche Anse Source D’Argent è stata più volte votata come una delle spiagge più belle del mondo ed è sicuramente tra le più fotografate delle Seychelles. La costa si può esplorare anche a bordo di particolari kayak totalmente trasparenti: i kayak consentono ai visitatori di scoprire ed esplorare la vita sottomarina, godendo allo stesso tempo delle pittoresche vedute panoramiche della costa. Ottimo per coppie, famiglie e visitatori che desiderano vivere un’avventura unica e irripetibile.

Scendendo ancora più a sud, un sentiero scavato all’interno della montagna consente di raggiungere diverse baie di piccola dimensione tra le quali meritano sicuramente una visita Anse Pierrot e Anse aux Cèdres. Proseguendo verso est, il percorso tra sentieri stretti, ruscelli e massi di varia grandezza, consente di raggiungere Grande Anse che, di media dimensione, è la spiaggia preferita dagli amanti di fotografia per la peculiarità del suo paesaggio caratterizzato da una distesa di sabbia bianchissima incastonata all’interno di formazioni rocciose. Qui il mare profondo con onde alte e pericolose non è protetto dalla barriera corallina. La spiaggia, in alternativa, si può anche raggiungere tramite la strada asfaltata che attraversa il centro dell’isola.


Da qui si possono esplorare, tramite un sentiero nella foresta, le meravigliose e quasi sempre deserte spiagge di Petite Anse e Anse Cocos.

Di più facile esplorazione è il litorale a nord del villaggio di La Passe. La prima spiaggia della costa è Anse Severe, che gode della duplice protezione della barriera corallina e di alcune formazioni rocciose ed è, per questo, tra le mete preferite degli appassionati di snorkeling che nelle ore di alta marea si immergono per scorgere un ambiente subacqueo stupefacente. Sul versante nord-orientale dell’isola, proseguendo in bicicletta lungo l’unica strada costiera, si incontrano inoltre Anse Patates e Anse Gaulettes.

Eustache Sarde’s House
Tra le attrazioni culturali di La Digue, c’è questo edificio costruito prevalentemente in legno, senza dubbio un genuino esempio di quanto rimane dello stesso genere di costruzioni alle Seychelles. Risale agli inizi del XX secolo e venne costruito con precisione e raffinatezza quasi geometrica. La casa un tempo si ergeva su grandi pilastri di pietra, ma ora poggia su un piano interrato in cemento. La facciata ha una veranda con balaustre ornamentali in legno e una mansarda sul tetto che fornisce uno spazio perfettamente abitabile. La progettazione è stata fatta in modo da favorire la naturale circolazione dell’aria.

Add a comment

*Please complete all fields correctly

LE ALTRE NEWS